Fiume Farfa

STORIA

Il Farfa è citato da Ovidio, nelle Metamorfosi, col nome di Farfarus e da Sidonio Apollinare, poeta e santo, in viaggio da Ravenna a Roma nel 467.

Il Farfa è un affluente del fiume Tevere a regime quasi torrentizio. Nasce nei Monti Lucretili e trae origine dalla confluenza del Fosso della Mola (o Rumeano), del Fosso delle Mole e dal contributo delle copiose sorgenti dette “Le Capore”, situate nel territorio comunale di Frasso Sabino.

Il Farfa bagna molti comuni della Bassa Sabina e prosegue il suo percorso fino a sfociare nella Valle del Tevere, dove forma la Riserva naturale di Nazzano, Tevere-Farfa istituita dalla Regione Lazio.

ECOSISTEMA

Le acque del Farfa sono particolarmente fredde. Per via del suo 
letto, costituito essenzialmente da ciottoli, e per via della notevole
 impetuosità, le acque del torrente possono
 assumere una colorazione quasi bianca, dovuta all’effervescente
 spumosità che vi si crea.

Il buono stato di conservazione dell’area è testimoniato dalla presenza di numerose specie animali. Le rupi della forra sono l’habitat d’elezione per molte specie di uccelli. Tra gli anfibi vanno segnalati la salamandrina dagli occhiali e il sempre più raro ululone dal ventre giallo. Vairone, ghiozzo di ruscello, trota fario sono tra i pesci presenti, che dividono le acque pulitissime del Farfa con gamberi  e granchi di fiume.

CONTRATTO DI FIUME

Il Contratto di Fiume è uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata basato sulla partecipazione attiva degli attori territoriali sia pubblici che privati. Mettendo insieme diversi attori, il Contratto di Fiume garantisce un maggiore coordinamento tra i diversi livelli di gestione e fruizione del fiume e di sviluppare una strategia condivisa.

L’avvio del Contratto di Fiume è l’evoluzione di una precedente fase di animazione territoriale realizzata da associazioni locali che poi si è formalizzata tramite la realizzazione di incontri propedeutici promossi dal Comune di Mompeo, la Riserva Regionale Naturale Nazzano Tevere-Farfa e Italia Nostra sezione Sabina e Reatino.

 

VOLONTARIATO


Il volontariato ‘fluviale’ è una sintesi immaginifica che mette in contatto il fiume con l'uomo. I pescatori, in questo contesto, sono chiamati a dare il loro prezioso contributo. Una raccolta di rifiuti lanciata con un messaggio sui social media agevola questo tipo di volontariato.

La Riserva Natural Nazzano, Tevere-Farfa con le varie Associazioni dislocate sul territorio hanno organizzato numerose giornate ecologiche sul Farfa, con l’obiettivo di coinvolgere tutte le

componenti della società nella cura e nel rispetto del fiume, incoraggiando la diffusione del senso civico e la responsabilizzazione di ogni cittadino.