Gruppo di lavoro

Il gruppo nasce con l’intento di individuare tematiche condivise; risolvere problemi comuni; creare un contesto di dialogo che coinvolga Enti territoriali ed Associazioni del settore.

Un primo risultato è stato quello di avviare un confronto trasversale. Un percorso scevro da campanilismi, ma orientato verso l’individuazione di problematiche condivise che richiedono un impegno collettivo.

Proprio per suggellare questo impegno abbiamo deciso di intraprendere un cammino ambizioso che dovrà condurci alla sottoscrizione di una Convenzione con un Protocollo d’Intesa allegato. La Convenzione tratteggerà gli obiettivi di carattere generale. Il Protocollo d’Intesa sancirà la nostra unione dal punto di vista operativo.
 

convenzione

Per poter cambiare le cose non è sufficiente sottolineare le varie problematiche che caratterizzano il mondo della pesca ed i suoi Organismi più rappresentativi. In questo contesto, è auspicabile porsi in un’ottica mirata ad un nostro coinvolgimento nell’ambito dei più importanti processi decisionali.

La conoscenza del territorio è un altro elemento fondamentale se si vuole perseguire l’obiettivo di tutelare i nostri fiumi e l’ambiente in cui viviamo.
 
In questo contesto, emerge la necessità di agire su due livelli distinti: da un lato, trovare una forma di intesa con le varie scuole di settore; dall’altro iniziare a porre l’accento sul settore giovanile.

protocollo d'intesa

Il Contratto di Fiume è uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata basato sulla partecipazione attiva degli attori territoriali sia pubblici che privati. Mettendo insieme diversi attori, il Contratto di Fiume garantisce un maggiore coordinamento tra i diversi livelli di gestione e fruizione del fiume e di sviluppare una strategia condivisa.

L’avvio del Contratto di Fiume è l’evoluzione di una precedente fase di animazione territoriale realizzata da associazioni locali che poi si è formalizzata tramite la realizzazione di incontri propedeutici promossi dal Comune di Mompeo, la Riserva Regionale Naturale Nazzano Tevere-Farfa e Italia Nostra sezione Sabina e Reatino.

 

“Per quanto possa essere lungo e difficoltoso, qualsiasi percorso inizia sempre muovendo un primo passo. Ma cosa realmente significa “muovere il primo passo”? Potrà apparire un’affermazione banale ma, a pensarci bene, “muovere il primo passo” non significa altro che decidere di non rimanere dove si è. Il primo passo è sempre il più difficile e, se si ha la percezione che non lo sia stato, il più delle volte significa che potrebbe essere mancata la consapevolezza di averlo fatto.

Qualche tempo fa, sulla rive del Canale di Santa Susanna, emerse a chiare parole un ambizioso auspicio: immaginare le Associazioni di pesca con la mosca, con specifico riferimento a quelle presenti sul territorio regionale, unite nel percorrere un cammino condiviso, ovvero scevro da contrasti e divergenze; ciò che tuttavia non implica la totale assenza di prospettive più o meno divergenti, bensì il tentativo di accantonare i rispettivi interessi particolari a vantaggio di quelli, ben più importanti, di carattere collettivo [..].

Un antico proverbio persiano recita: “Facendo il primo passo con un pensiero buono, il secondo con una buona parola, e il terzo con una buona azione, si entra in paradiso”. Ecco, il nostro primo passo è partito con un pensiero buono, ovvero con la istituzione di un’Associazione desiderosa di coniugare amicizia, sport e condivisione all’interno del più ampio contesto della pesca con la mosca; il secondo passo è stato invece caratterizzato da un buona parola, definibile come tale perché comunque costituisce il riflesso di un’idea di cambiamento a vocazione collettiva; infine, il terzo passo, è stato percorso durante i nostri incontri, con una buona azione che è andata al di là degli originari propositi ed ha finito per coinvolgere non solo numerose Associazioni di pesca con la mosca ma anche alcuni dei principali attori istituzionali […].

L’iniziativa da noi promossa ed intitolata “… e il fiume domani” è stata dunque concepita proprio per cercare di creare uno spazio di dialogo, un luogo in cui poterci confrontare su temi comuni a tutti i pescatori con la mosca, a prescindere dai singoli obiettivi che ogni Associazione per sua intrinseca natura è votata a perseguire. Pertanto, ciò non significa che detti obiettivi non vengano presi in considerazione ma, al contrario, si tratta di porre le fondamenta affinché i singoli problemi vengano affrontati come parte integrante ed identitaria di un settore che tutti noi unisce. Inoltre, un aspetto spesso sottovalutato, attiene alla spiccata trasversalità che caratterizza le principali preoccupazioni di un pescatore, a patto che sia motivato da una sana etica sportiva ed ambientale. In altri termini, le problematiche avvertite da un pescatore non sono a ben guardare problematiche che coinvolgono in modo esclusivo la pesca generalmente intesa ma anche l’intera collettività che in tale ambiente vive […].

Tutto questo porta inevitabilmente a trattare anche dei nostri fiumi e del loro domani affinché, dopo il primo passo con un pensiero buono, dopo il secondo passo con una buona parola, si possa con il terzo passo porre finalmente in essere una buona azione ed avvicinarsi gradualmente al metaforico “paradiso […]”.

di Edoardo Rosellini